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Vacanze e opzioni green: la staycation

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Come capita spesso, il tema green si associa benissimo anche a un’idea di risparmio; che non dev’essere però sinonimo di triste rinuncia, bensì un concetto più vicino a quello di evitare uno spreco evitabile e al sapersi godere anche  qualcosa che non deve essere per forza un bene acquistato.

Ho appurato  i questi giorni che esiste un termine: Staycation, per indicare la vacanza di chi resta a casa: dall’inglese stay,  restare, più -cation, parte finale della parola vacation, che vuol dire vacanza. Certo non c’era bisogno di una parola, perché non andare in vacanza è una pratica che è sempre esistita; e mai nessuno ha sentito il bisogno di battezzarla. Ma mi ha incuriosito, resto sempre affascinata da certe novità. Soprattutto se si rifanno a un’idea di risparmio, godereccio però. Credo che quest’anno anch’io opterò per la Staycation.

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In pratica: si deve decidere esattamente quanto durerà, e durante i giorni prestabiliti, si deve evitare di leggere mail e di rispondere a telefonate lavorative, si può scegliere di fare piccole gite fuoriporta nei dintorni della propria residenza (cosa che non tutti fanno per mancanza di tempo , occasioni, per clima avverso durante il resto dell’anno), magari riscoprendo luoghi ormai persi nei ricordi d’infanzia. Si possono fare cene, inviti, ci si può godere la propria casa, leggere, poltrire, oziare, prendere cibo da asporto, insomma ci si deve comportare assolutamente come in vacanza.

Quindi niente controllo della posta cartacea, niente solita routine. Crearsi un itinerario oppure dedicarsi a preparare una cena particolare, non per forza di sabato. Per me l’ideale sarebbe anche scegliere di non prendere l’auto, e di usare i mezzi per spostarsi, proprio per non dover pensare a nulla. Magari uscire di sera e prendere il taxi, insomma cose insolite che in vacanza facciamo senza pensarci troppo e che invece, di solito, restando a casa, rimangono attività a cui non pensiamo, perché appunto troppo da “turisti”.

Forse è da staycation pure fare un giro nelle strade vicino casa nostra, fare qualche foto artistica, un video dei bimbi, insomma, tutto quello che di solito non si fa, perché si è troppo di corsa. Quindi, la  staycation è bella perché oltre a girare e fare tardi seguendo concerti, avvenimenti e altre attività ricreative vicino casa nostra, ci permette di riavvicinarci un po’ alla nostra terra e a guardarla con più calma, più attenzione, più leggerezza.

La Staycation è ancora più ricca in caso di figli: se opportunamente studiata, permette sia di farli divertire, sia di vivere insieme a loro una specie di tempo extra rispetto a quello dei soliti giorni fuori dalle ferie. Senza perdere il tempo del viaggio, il tempo del bagaglio, il tempo del rientro e del recupero della routine della propria casa. Insomma in qualche modo , mi sembra un ‘idea che riporta un po’ la famiglia alle origini, al proprio territorio vissuto però con i tempi del turista. Che ne pensate?

 

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2 commenti su “Vacanze e opzioni green: la staycation”
  1. Ketty ha detto:

    Penso che sia un’idea stupenda! Io ci ho provato nella modalità “a giornata” nel senso che mi sono presa, a volte, un giorno di ferie dal lavoro per fare vacanza a casa: niente pulizie, niente faccende domestiche, solo relax. Non è facile, comunque. All’inizio occorre un po’ di esercizio per non cedere alla tentazione di rimettere in ordine casa o fare altre attività di routine.
    Aspetto i racconti della tua vacanza alternativa.
    Buon relax.
    Ketty

    1. delia ha detto:

      Ciao Ketty! Sì secondo me, come una vera vacanza, va organizzata…ci dovrei arrivare con i grossi lavori già fatti e poco da fare in sospeso! Vi farò sapere 😉

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