
Il bilinguismo, oltre a costituire la capacità di parlare perfettamente e correntemente due lingue, è anche diventato negli ultimi anni una scuola di pensiero o una filosofia che sempre più famiglie hanno sposato. Con l’obiettivo di regalare ai propri figli la possibilità di parlare due lingue contemporaneamente, molti genitori non bilingue hanno deciso di iscrivere i propri bambini a istituiti bilingui o internazionali.
In molte tra queste famiglie si pongono la domanda “quando iniziare?”. Quando è il momento migliore nella vita del bambino per cominciare un percorso di apprendimento di una seconda lingua (generalmente la lingua inglese)?
Molti esperti, professionisti, medici e scienziati sono concordi nell’affermare che già dalla nascita i bambini hanno una propensione all’acquisizione di una o più lingue contemporaneamente.
Molti genitori però si scontrano con più paure o dubbi. Per esempio, si chiedono se sia troppo presto, se sia troppo tardi (molti ritengono erroneamente che se il bambino sa già leggere allora non potrà più assimilare correttamente una seconda lingua oltre al proprio idioma madre), quali siano i reali benefici della conoscenza di una seconda lingua e quanto davvero una scuola bilingue può essere di aiuto e di ausilio a questo obiettivo.

TROPPO PRESTO?
“Presto è meglio”. Cominciare subito ad insegnare una seconda lingua ai propri figli è una scelta corretta e facilitatrice.
I più recenti studi hanno dimostrato che fin dalla nascita i bambini prestano grande attenzione a tutto ciò che è nuovo per loro, una capacità che li rende propensi all’apprendimento. Possono imparare senza problemi due o tre schemi linguistici contemporaneamente distinguendo molto bene tali “suoni” come lingue madri. Questo gli permette di riconoscere e rilevare le differenze dei suoni tra le due lingue madri ed impararle perfettamente senza fatica e senza il rischio di confonderle.
Se si desidera ottenere un bilinguismo “naturale”, spontaneo, radicato, prima si inizia meglio è.
QUANDO INIZIA A LEGGERE E SCRIVERE È TROPPO TARDI?
Non è mai troppo tardi per iniziare ad apprendere un nuovo idioma, tuttavia superati i 6 o 7 anni è meno facile rispetto a chi inizia un percorso già in tenera età. Nella fascia d’età scolare l’assorbimento di una seconda lingua non è più considerato dal cervello come lingua madre. Ciò non toglie che in questa tappa dello sviluppo il bambino ha comunque la capacità di acquisire una fluidità e una sicurezza significativi e assimilabili al livello di un madrelingua. Ovviamente, vanno poste certe condizioni, quali per esempio il proseguimento degli studi per tutto il percorso primario e secondario (di primo e possibilmente di secondo livello).
I BENEFICI
I benefici di padroneggiare perfettamente due lingue sono numerosi. Tra questi vogliamo menzionarne alcuni tra i più importanti:
– miglior sviluppo intellettuale
– maggiore facilità alle interazioni sociali
– aumento della capacità di sviluppare livelli di controllo cognitivo più elevati
– potenziamento della concentrazione con conseguente riduzione delle distrazioni mentali
– maggiori sbocchi lavorativi in età adulta
SCUOLA BILINGUE
L’obiettivo delle scuole bilingui è quello di offrire una preparazione culturale di altissimo livello basata sul programma di studi ministeriale italiano. L’intero percorso formativo è però basato su un approccio bilingue secondo il quale le materie e le nozioni vengono trasmesse, oltre che in italiano, anche nella seconda lingua. Nella quasi totalità dei casi la parte teorica dell’insegnamento è affiancata da una parte pratica, specialmente negli istituti dell’infanzia e primari. Un buon istituto bilingue integra nel suo percorso formativo attività pratiche svolte totalmente nella seconda lingua, non limitandosi a insegnare la lingua “secondaria” (di solito ma non necessariamente l’inglese) solamente durante le lezioni in classe.

Mediamente le ore di attività formativa in inglese (piuttosto che francese, spagnolo, tedesco o portoghese, giusto per citare le seconde lingue più comuni) sono comprese tra le 10 e le 20 settimanali, con la maggior parte degli istituti che si concentra su una media compresa tra le 10 e le 15 ore settimanali.
Nel rispetto delle capacità e del livello di apprendimento dei bambini, alcune scuole bilingue, come la St. Philip School di Roma, offrono, fin dalla dall’infanzia, una guida e un’istruzione culturale e linguistica adatta e commisurata ai giovani studenti.Il piano di studi seguito è quello stabilito dal Ministero dell’Istruzione, pertanto gli allievi si uniformeranno al programma dei loro coetanei. Se l’istituto è altresì paritario, qualora un alunno dovesse passare a una scuola pubblica, non dovrà sostenere nessun esame di ammissione.
Un bilinguismo che inizia dalla tenera età e che durerà nel periodo di crescita e sviluppo del bambino garantirà ottimi risultati.
I miei gemelli crescono da sempre bilingue, italiano-tedesco e ora che vanno in 2. elementare, noto con quale facilità imparano anche l’inglese. Se possibile crescerei i bambini sempre con due o più lingue.